In riferimento alla natura dell’Ordine quale Ente pubblico non economico, all’ambito soggettivo di applicazione del d. lgs. 231/2001 e considerato che non necessariamente il modello, ivi previsto, sia applicabile, ai fini della vigilanza e degli adempimenti normativi, in adozione della Determinazione PNA 831 del 03/08/16 è stato adottato un modello per la mappatura dei processi a rischio e un monitoraggio costante da parte del Consiglio Direttivo. Il Responsabile della Prevenzione della Trasparenza e della Corruzione svolge una specifica attività di vigilanza in relazione a possibili eventi corruttivi e ha sviluppato, sulla base delle attività dell’Ordine, un Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT).
Il PTPCT è il documento di natura “programmatoria” con cui ogni amministrazione o ente individua il proprio grado di esposizione al rischio di corruzione e indica gli interventi organizzativi (cioè le misure) volti a prevenire il rischio.
L’individuazione, la conseguente programmazione di misure per la prevenzione della corruzione e il monitoraggio delle procedure, rappresentano la parte fondamentale del PTPCT.
Il RPCT – Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza – è il soggetto titolare del potere di predisposizione e di proposta del PTPCT all’organo di indirizzo politico-amministrativo, ossia al Consiglio Direttivo.